lunedì 27 febbraio 2012

Grandi pulizie, ovvero come difendere le nostre macchine dalla polvere e dallo sporco

Chi compra macchinette ai mercatini, nei vecchi negozi di fotografia o trova gioiellini nascosti dentro polverose soffitte, si pone sempre il problema della pulizia. Polvere, funghi e muffe sono acerrimi nemici di lenti e parti meccaniche. Se spesso questi agenti le rovinano irreparabilmente altrettante volte è possibile porre rimedio ai loro danni portando avanti una scrupolosa pulizia delle parti. Leggendo sul web si trovano un sacco di informazioni utili e tra le più disparate; spesso, però, i prodotti necessari sono anche molto costosi, fuori dalla portata delle nostre tasche (bucate). Facendomi un pò una panoramica di ciò che serve a garantire un dignitoso funzionamento delle nostre belle ed applicando il mio principio base, "cerca in casa e fatti venire un'idea prima di spendere e spandere", ho messo insieme un paio di accorgimenti utili sia per ridare vita alle macchine rimaste inutilizzate da tempo, sia per la loro manutenzione dopo la strigliata iniziale.
Solitamente, esistono prodotti specifici piuttosto costosi per la pulizia e la manutenzione delle macchine come l’alcol isopropilico (per le parti in plastica) ed i blower antipolvere (gas compresso, per le componenti interne). Per i male in arnese che ci tengono alla brillantezza ed alla lucidità delle componenti esterne, specialmente quelle in metallo, un ottimo ripiego può essere l'alcol etilico, l'acetone, la benzina per gli accendini, l'alcol che si usa per confezionare i liquori (più caro, rispetto alle altre due alternative ma con la differenza, rispetto all’alcol etilico, di non lasciare aloni rosacei), oppure il latte detergente per bambini (per le parti in pelle e simil-pelle). Questo ovviamente non vale per le lenti, che necessitano di molte attenzioni per scongiurare graffi e lesioni e devono stare ben lontane da prodotti aggressivi che potrebbero opacizzarle e rovinarle irreparabilmente. Per la loro pulizia occorre molta cura anche se, in linea
generale, molti suggeriscono di toccarle il meno possibile. Rimane pur vero, tuttavia, che le lenti sono soggette ad agenti esterni (terra, sabbia, polvere etc.), alle ditate, insomma, è facile che si sporchino. Con attenzione e delicatezza, però, possiamo pulire anche loro. Un nuovo metodo all inclusive è quello denominato Lenspen (o penne al carbone) e consiste sostanzialmente in un attrezzo delle dimensioni di un pennarello con due estremità funzionali: sulla prima un pennellino con setole per eliminare lo sporco grosso; sulla seconda un panno in microfibra su cui è presente del carbone per attrarre lo sporco residuale. La riserva di carbone, utilizzabile per 500 pulizie, sta nel tappo con cui si richiude la “penna”. Se invece si vuole andare per metodi spicci (in tutti i sensi) basta dotarsi di un kit fai da te facile da mettere insieme. Innanzi tutto è necessario procurarsi una pompetta per togliere il grosso della polvere. In commercio esistono pompette specifiche tra le più svariate, ma noi possiamo tranquillamente ovviare andando in farmacia e comprandone una piccolina (secondo le dimensioni della nostra macchina) per una cifra irrisoria. Da escludere l'utilizzo di bombolette ad aria compressa o anidride carbonica che possono formare condensa oppure disperndere il liquido nelle parti meccaniche. All'utilizzo della pompetta segue (sempre usando molta cura) quello di un pennello a setole morbidissime, per il lavoro di fino. Personalmente utilizzo un pennello di Belle Arti, molto morbido e scorrevole. Vanno bene anche i pennelli per l’ombretto a patto che non siano troppo rigidi ed il materiale non sia plastico (quindi duro). Per quanto riguarda invece lo sporco untuoso, quello lasciato dalle ditate, esistono apposite salviette imbevute di sostanze non aggressive, all'utilizzo delle quali dovrà seguire una passata di panno in microfibra. Sulle mie macchine, io uso un panno come quelli per pulire le lenti degli occhiali oppure n panno elettrostatico morbido tipo swiffer (la polvere, sollecitata, rimarrà attaccata al panno e non verrà strofinata per tutta la macchina). C’è anche chi consiglia di utilizzare del nastro isolante attaccandolo e staccandolo riproducendo “l’effetto ceretta”, ma non l’ho mai provato, né mi fido tanto di questa pratica che trovo un po’ “aggressiva”. Per quanto mi riguarda, pompetta e pennello li utilizzo anche per la pulizia interna delle parti meccaniche dove è facile che si annidino pelucchi, granelli di polvere ed ogni sorta di zozzura fastidiosa e nociva.
Detto questo, una buona manutenzione è quella approfondita che si fa periodicamente a intervalli costanti. Per la minuta, invece, non dimenticate mai di portare con voi un panno elettrostatico (quello per le lenti degli occhiali) e le salviette imbevute (costano poco e non sono ingombranti).
Dimenticatevi di togliere il pelucchio sulla lente con le dita (togliete il pelo e lasciate la ditata) e state certi che servirà a poco anche alitare sopra la lente perché il vapore acqueo che produrrete incollerà ulteriormente lo sporco sulla superficie.
Ricordatevi poi che una lente ben pulita vi restituirà immagini più nitide e senza macroscopici corpi alieni sospetti ed indigesti.

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