venerdì 25 maggio 2012

DIANA F+ EDELWEISS: camera test postatomico


Finalmente posso parlarvi dell'ultima arrivata nella rispettabile compagnia di macchine e macchinette che in poco tempo (e non altrettanto denaro) ho messo su dal momento in cui sono rimasta infettata dal virus dell'analogico.
Tornato da Milano, Luca avrebbe dovuto portarmi "solo" qualche pacco di rullini in bianco e nero, ma già dal volume della busta che mi porgeva capivo che c'era qualcosa di troppo. Vero che la mia lista di rullini non era per nulla parca, ma da lì a ritrovarmi tra le mani una bustona ce ne correva. Con mio enorme stupore, e con grande compiacimento di Luca che finalmente aveva azzeccato il regalo giusto, mi trovo tra le mani la Diana F+ Edelweiss. Si proprio lei, quella tutta bianca ed immacolata, così candida, leggera ed elegante. Sta piuttosto sulle sue questa macchinetta, rispetto alla mia mitica ed ormai fedele ed inseparabile Holga 120 GN. Holga così materiale e prorompente, Diana molto altezzosa e fine. Non mi soffermo sui dati tecnici che troverete in abbondanza sul sito di Lomography, ma vorrei sottolineare ancora una volta la totale manualità della Diana. Non sono una che di solito ama passare il tempo a leggere le istruzioni, ma in questo caso il mio consiglio è quello di non farsi prendere dalla fregola di scattare subito quanto piuttosto dedicare qualche manciata di minuti a sfogliare il manualetto di cui la Diana è provvista. Se non altro per non rimanere totalmente delusi al primo colpo.
Ho deciso di provare la macchina con un semplice Lomography C/N 100. Chi segue questo blog già saprà che spesso i miei camera test si risolvono con un gran casino. Sbaglio sempre qualcosa, com'è successo col test di Holga dal quale uscì un'inaspettata e non voluta quanto fortunata Holgarama. Ecco, con la Diana non è stato nulla di diverso: ho dimenticato di fissare lo sportellino con l'apposita levetta posta sotto la macchina e quindi sulla pellicola si sono creati vortici di infiltrazioni che hanno dato alle foto un sapore decisamente postatomico.
Prima di lasciarvi alla consueta carrellata vorrei sottolineare un particolare che ha generato un profondo rispetto nei confronti di questa plastichetta, un commento che mi ha accompagnata per tutti e 12 gli scatti di esordio: macchinetta a chi? Per quanto sia leggera, per quanto all'impronta possa sembrare semplice scattarci una nuvola in cielo non è mai una BANALE NUVOLA IN CIELO dal momento che la macchina ha di per sé una lente un pò scura e necessita di condizioni di luce molto più che ottime. Insomma sono contenta di questa macchina molto versatile (dal panoramico al pinhole, non le manca nulla) e sono stata anche contenta di ricredermi dal mio iniziale: quella macchina non la vorrò mai!
Vi lascio con le foto postatomiche, quelle che mi piacciono di più.

L'unica foto " quasi normale", ma tagliata malissimo (accidenti alle cornicette!)
Questa è la mia preferita. Sono stata un sacco di tempo ad aspettare che due ragazzini si levassero dall'inquadratura e poi la bruciatura in basse sembra piuttosto essere mare agitato e onde tremende.



Rami di alberi, altra mania fotografica. Qui però la bruciatura da la sensazione che qualcosa voglia bucare la fotografia, quei quattro punti messi in diagonale.
Adoro questa foto, quasi quanto quella del pescatore. Forse senza bruciature sarebbe stata decisamente più banale.
Se le giornate decidessero di volgere finalmente al bello, vorrei provare lo stesso effetto postatomico con un Redscale. Per la serie: c'è vita su Marte!

4 commenti:

  1. Ok, al prossimo rullo lascerò la levetta della Diana sbloccata :O

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    1. Mi pare che tutto sommato convenga @paoladin. E' stato un risultato del tutto inatteso e non voluto, ma, alla fine della fiera, sono molto contenta di essere sbadata, distratta e di fare casini del genere! :)

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  2. ciao! adoro light leaks e bruciature sulle foto 6x6! la seconda che hai postato, quella del pescatore, é qualcosa di eccezionale! s-t-u-p-e-n-d-a!

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    1. Grazie mille davvero @beweightless!! Quella è la mia preferita in assoluto sia per la resa sia per la pazienza che ho impiegato a scattarla come volevo io! :)

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